la tagline di Paolo #1

Spero che il mio coiquilino di blog sia d’accordo ma sono fermamente convinto della necessita’ di aprire una rubrica sulle tagline facebook di Paolo della Torre, un genio. Forse e’ una delle persone che ha fatto del non-sense una forma d’arte, di cui e’ illustre virtuoso. Per inaugurare allora cominciamo con una piccola antologia:

Paolo della Torre annuncia che,da foto di migliaia di anni fa,si evidenzia che le mani dei Bronzi di Riace stringevano dei tramezzini!!

Paolo della Torre ,visto che per gli scienziati un evento è vero e certo solo se è ripetibile,prova a rinascere!!!                    

Paolo della Torre riesce a distinguere il pranzo dalla cena solo guardando l’orologio!!!

Paolo della Torre cambia il nome al quarto scalino della rampa che va dal primo e secondo piano.

Paolo della Torre inventa la prima canna da pesca pomeridiana

Paolo della Torre fornisce le prove che le parole”simbiosi” e “lontra” sono state le più pensate il 23 Aprile 2004 tra le ore 18,30 e le 18,37

Paolo della Torre annuncia la morte per suicidio della “rondine che non fa primavera”.Trovato anche un biglietto con su scritto:”nessuno mi ha mai capito” 

Paolo della Torre rivela che il jack di fiori ha le pantofole,la donna di quadri è scalza e il re di picche ha gli sci!!!

Paolo della Torre organizza ronde notturne cittadine contro gli sbalzi di temperatura

Paolo della Torre confessa che l’alfiere della sua scacchiera si muove, si in diagonale,ma con indifferenza e occhi socchiusi

Paolo della Torre intervista la mela killer che toglie il medico da torno e scopre che è la stessa di Eva,Tell e Newton.

4 commenti

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4 risposte a “la tagline di Paolo #1

  1. Matan

    Le ultime 4 sono micidiali!!! 😀 😀 😀

  2. Matan

    Mi accorgo solo ora dell’inequivocabile fallicità del mio avatar.

  3. Igor

    GENIO DA SEMPRE!
    lo venero!

  4. Igor

    ps:sono suscettibile alla parola “rivela” nelle tagline di Paolo…

    d’ora in avanti vi esorto a pronunciare la suddetta parola, all’improvviso, in mia presenza, per vedere l’effetto che fà, come diceva Jannacci!

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