Archivi del mese: ottobre 2008

Muppet ricercato in Germania

Un’Audi TT con targa britannica è stata ripetutamente beccata dall’autovelox di Bayreuth (GER). Il problema è che il pirata della strada sembrerebbe essere un Muppet, almeno a giudicare dalle foto.
La celebre guida a destra degli Inglesi fa si che la telecamera inquadri la parte del passeggero.  La polizia ha dichiarato ” La targa non basta. Abbiamo bisogno di identificare l’autista. Sospettiamo che abbia capito la situazione e che posizioni questo pupazzo appena prima di sfrecciare davanti all’autovelox”.
Certo, fa ride con quasi tutti i pupazzi, ma questo è decisamente uno dei migliori che potesse scegliere…

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Multicolor Search Lab

Ditemi se non vi lascia a bocca aperta. Anzi non ditemelo, non ci crederei.

Questo programmino permette di navigare fra le foto di Flickr indicizzate per colore!

p.s. Felìcitaaaaa  :)))

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Paola Cortellesi è un genio

Se ne potrebbero dire tante su di lei, ma ho idea che le sappiate già. Quando la trovi in TV è veramente come il proverbiale fiorellino cresciuto da uno stronzo di cane.

p.s. Occhio al finale! ; )

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A listening guide to Nina Simone

Nina Simone è una delle cose più belle che mi siano mai successe. Per me, è il Re Mida della musica.

Ed è anche una di quei musicisti che – come Stevie Wonder, Tom Waits ed altri – ha una produzione musicale sconfinata e di una qualità impressionante, ma che viene schiacciata da quei due, tre pezzi che il mainstream ha deciso essere i suoi “migliori”.

E siccome ho scoperto MixWit, ecco 7 pezzi che meritano di essere (ri)conosciuti. Li ho pescati fra il loro limitato database, ma ci sono almeno una 50ina di pezzi di Dr Nina Simone ai quali devo una vita un po’ più sopportabile.

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1. Work Song – Nel pieno della rivoluzione Lutheriana, Oscar Brown Jr scrive questo pezzo in cui un prigioniero nero è condannato ai lavori forzati (work song) per aver commesso il crimine di essere “hungry and poor”.

2. Cotton-Eyed Joe – Si dice che “Cotton-Eyed” era riferito ai vecchi con le cataratte lattiginose (!). Questa ballata è un tipico esempio di come Nina riesce a fare di una canzoncina popolare, una ballata memorabile.

3. I Put A Spell On You – Scritta da quel malato mentale de Screamin’ Jay Hawkins (autore anche di Constipation Blues) questo standard del R’n’B è reso al meglio dalla voce nasale della nostra. La ciliegina sulla torta è l’attacco del solo di sax!

4. Mr Bojangles – Chi canta, racconta di aver conosciuto un vecchio di nome Bojangles in prigione, che era solito ballare per pochi spiccioli nei Honkey Tonk Joints. C’è più devastante malinconia in questa canzone che in un asilo per bambini orfani handicappati. 

5. Backlash Blues – “Backlash” è letteralmente il “colpo della strega” ma vuol dire “contraccolpo” o “reazione violenta”. Il Backlash Blues è mirato a tutti coloro che opprimono i neri e le altre minoranze. Nina Simone divenne una delle portavoci del movimento dei Black Panthers, che intendeva riconquistare i diritti per i neri con la violenza ed il terrore. “I ain’t for none of that ‘non-violence’ shit” disse Simone in concerto.

6. Love Me or Leave Me – Questo pezzo sarebbe solo bello se non avesse uno dei più incredibili assoli di pianoforte della musica popolare degli ultimi 100 anni. Nina ha una solidissima formazione classica anche se non fu mai accettata da un conservatorio (lei sostenne sempre che fu per motivi di razzismo, ma un bel documentario sostiene il contrario). Qui sfoggia tutto quel bagaglio che riesce a sposare meravigliosamente in questo swing blues. 

7. I Think It’s Gonna Rain Today – Vera chicca. Questo è un pezzo di un signore che si chiama Randy Newman, e il fatto che in molti ancora non lo conoscono è solo l’ennesima delle ingustizie di questo mondo. Ha scritto centinaia di canzoni di cui almeno 5 le conosci anche tu (sì, tu).  In questa versione solo piano e voce c’è tutto quello che io cerco nella musica.

Ancora due e poi la pianto:

Nina in canta in italiano!

Il mio pezzo preferito dal mio disco preferito. Questo “Live at Ronnie Scotts” è indescrivibile.

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Alison Jackson: Confidential

Questa serie della Jackson potrebbe dar vita ad un nuovo genre di riviste scandalistiche. Non importa che i contenuti siano totalmente inventati – non lo sono già? – quel che conta è spararsi una dose di Celebrity dritta in vena. Prendete le celebrità d’oggi e immaginatele nello scenario più scandaloso possibile – Amy Winehouse che attacca l’AIDS alla Regina Elisabetta – e scrivete un articolo che descriva con minuzia di dettagli come la Regina abbia inavvertitamente preso un sorso di thè dalla tazza della Winehouse, firmando così la propia condanna a morte. La rivista venderebbe più o meno trentanove milioni di copie. E pensate che se in copertina ci fosse scritto “I fatti qui riportati sono un figmento della putrida immaginazione del nostro editore” scoraggerebbe qualcuno?  

E’ un po’ come una bambola gonfiabile…non c’è alcun bisogno che sembri vera, chi l’ha comprata ha già deciso di crederci.

 

Foto di Alison Jackson

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Publicità Progresso made in UK

Non c’è niente da fare…so’ bravi. E soprattutto, investono vagonate di soldi in questo settore. Sulla metro, per dirne una, ci sono dei poster che invitano a tenere basso il volume della musica e a non mangiare cibi puzzolenti!

Queste sono alcune fra le più efficaci publicità progresso degli ultimi tempi. Tutte cause molto nobili. Certo – una bella campagna mirata a quasi tutti i Londinesi accompagnata dallo slogan “Rilàssate” ancora non s’è vista…



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Giocatore di Football si fa amputare il mignolo.

Trevor Wikre ha rinunciato ad un dito in nome del football.

L’attaccante di Mesa State Colorado University s’era fratturato il mignolo durante gli allenamenti, ed i dottori gli avevano prospettato un’ operazione e una conseguente riabilitazione di almeno 6 mesi. Ma questo avrebbe comportato la fine della stagione per Wikre, che ha preferito tagliare di netto il problema.

Wikre ha detto: “Per come la vedo io, è solo un dito in meno con cui afferrare la palla da football”. Il resto del Mondo ha invece dichiarato: ” Checccccosa!?!?!”

Trevor  sarà di nuovo in campo fra due settimane.

Pensa se perdono.

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Charlie Brooker su Darwin e “Alla Ricerca Di Nemo”.

 

Dev’essere frustrante essere uno scienziato. Eccoti lì ad incrementare esponenzialmente la nostra conoscenza dell’universo grazie a degli esperimenti, a beneficio dell’umanità – e cosa ottieni? Che la gente ti chiama “sciocco” o “presuntuoso” o “eretico” e ti sfondano la faccia con un sasso per poi seppellirti in un bosco.

Non letteralmente – non al giorno d’oggi – ma ho reso l’idea. Una grossa parte dell’opinione pubblica non si fida degli scienziati, che vedono come gelidi smucinatori della natura invece che esseri umani che si sono presi la briga di alzare il culo per cercare di capire un po’ di questa roba. L’accusa si posa su tre false certezze:

1) Gli scienziati vogliono riempire il mondo di agenti chimici e robot killer

2) Non apprezzano la pura bellezza della natura, frateeelllo.

3) Sono dei guastafeste che ci mostrano come l’omeopatia non funziona e i fantasmi non esistono SEBBENE loro SAPPIANO che noi vogliamo VERAMENTE, VERAMENTE crederci.

Quest’ultima credenza è la più insidiosa. La Scienza è come un buon amico: a volte ti dice cose che non vorresti ascoltare. Ti dice la verità. E sappiamo tutti quanto a volte questa possa far male, non è vero caro il mio ciccione?

In molti trovano che la nuda e cruda verità sia così sgradevole che preferiscono infilare la testa nella sabbia e rifugiarsi nei sogni. Più aumentano le prove, più si sforzeranno di ignorarle. Ed anche i più grandi e rispettati scienziati possono provocare questa reazione. Prendete Darwin.

La teoria dell’evoluzione di Darwin è semplice e maestosa. Ma poiché contraddice le frottole allegoriche di un mucchio di vecchi libri, è stata attaccata sin dall’inizio. Darwin è solo sfortunato. Se la Bibbia contenesse un passaggio che “spiegasse” che la gravità è provocata da Dio che tira gli oggetti verso la terra con dei magici fili invisibili, staremmo dibattendo anche Newton con degli idioti.

Dalla morte di Darwin, l’evidenza in supporto della sua scoperta è aumentata a dismisura. E coloro che ancora la mettono in discussione sono come dei fannulloni che guardano Alla Ricerca di Nemo su DVD e che hanno subito un emorragia cerebrale che fa loro credere che la storia che stanno guardando sia vera, che il loro schermo sia pieno d’acqua e pesci parlanti e che ci sia solo questo – loro e quello schermo e Nemo – e quando provi a mostrare loro il lettore DVD e i cavi che vi si connettono e apri la finestra e provi a descrivere quanto meraviglioso e sovrastante sia il mondo la fuori – quando fai tutto questo, beh li terrorizzi. E così continuano a credere a Nemo, a denti stretti.

E cos’è che fa loro tanta paura? Probabilmente è l’assenza di una narrativa rassicurante nel processo di selezione naturale, che mette a nudo un mondo spietato. Come dice Richard Dawkins: “La quantità di sofferenza nel mondo naturale va al di là della della decenza. Nel minuto che mi ci vuole a pronunciare queste parole, migliaia di animali stanno correndo per non morire, tremando di paura o sentendo dei denti affondare nella loro gola. Migliaia stanno morendo di fame o malattia o sentendosi consumati da un parassita. Non v’è alcuna autorità centrale; nessuna rete di sicurezza.”

Woo-hoo! Ora confrontate questo con la trama di Alla Ricerca di Nemo ed è facile capire che la gente preferisca credere nel coccoloso pesce-pagliaccio. Ma la realtà è un’altra – e siccome siamo tutti sulla stessa barca dobbiamo farla nostra. E non possiamo esattamente riuscirci con gli occhi e le menti chiuse, no?

 

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