Archivi del mese: marzo 2013

Due Fanta App

Non poteva che essere opera di quel genio fantasmogorico di Charlie Brooker -la cui pagina su wikipaedia italiana è disgustosamente sintetica-. Sono troppo pigro per imbarcarmi in un profilo del personaggio che, senza un vero monumento in marmo, sarebbe necessariamente incompleto. Così vi consiglio semplicemenete di “rimediare” -virgolette sarcastiche- le sue due mini-serie Black Mirror e vedervele tutte con religiosa attenzione. A quel punto forse potrete con maggiore consapevolezza apprezzare queste due idee per due applicazioni che volentieri installerei obbligatoriamente su ogni computer

Blackmailr – Quale miglior modo per migliorare la produttività lavorativa se non mettendo sotto ricatto il nostro narcisismo 2.0? Da intelligente (e perfido) osservatore dei social media, Brooker sa bene che una delle fobie più forti delle nostre vite digitali è l’umiliazione pubblica sui social-network. Di qui il concept dell’app Blackmailr (“blackmail” in inglese vuol dire “ricatto”) che appena viene installata blocca del tutto il nostro computer costringendoci a scattare una serie di foto con la webcam: prima semplici immagini innocenti per poi passare a scatti sempre più espliciti; il tutto senza la possibilità di poter nascondere il viso… Dopo aver costruito questa “galleria umiliante” e averla nascosta in un posto segreto dell’hard disk, l’applicazione si trasforma in un normale programma per la gestione delle liste di cose da fare. Appena però saltiamo una scadenza, il programma inizierà a pubblicare le foto indecenti su Twitter e non si fermerà fino a quando non porteremo a termine il compito. “Questo programma garantisce di aumentare la tua produttività per un fattore dell’85%”, scrive Brooker. Inoltre, “darà anche al compito più banale quel senso del rischio che ormai manca del tutto nelle nostre esistenze”.

Super Goodinator – La seconda applicazione proposta da Brooker prova invece a colmare un senso di vuoto tipico delle nostre vite digitali: quello che si prova dopo aver giocato per ore e ore anche al più intelligente e ben fatto dei videogiochi. Per tenere su il nostro livello di auto-stima, ecco arrivare Super Goodinator, ovvero un gioco che pur facendoci sudare come nei migliori titoli per Wii e Kinect, ci dà anche l’illusione di fare del bene per l’umanità…
Scopo del fanta-gioco è infatti quello di costruire da zero una scuola in un paese in via di sviluppo. I sensori di movimento percepiranno tutti i nostri sforzi e per questo motivo dovremo impegnarci seriamente per portare a termine il compito. Alla fine i bambini entreranno nella nuova scuola e urleranno felici il nostro nome, dandoci così un senso di soddisfazione che di solito non proviamo nemmeno quando terminiamo i videogiochi più difficili. “Questo momento  – scrive Brooker – sarà renderizzato in maniera così realistica da far piangere il giocatore” che a questo punto potrebbe anche “essere invitato a dire qualche parola di ringraziamento ai bambini, parlando nello stesso microfono che di solito usa per gli stupidi Karaoke (…) e guadagnano 50 punti extra ogni volta che uno dei bambini sembra ispirato a diventare una persona migliore di quella che è”. Un po’ come nella puntata “15 milioni di celebrità“, anche qui Brooker immagina meccanismi compensatori per una tecnologia che è sempre più pervasiva, ma al tempo stesso sembra svuotare di ogni senso le nostre esistenze.

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navi in bottiglia

Questo signore e il suo pesantissimo accento australiano e le sue piccole navi e le sue mani che evidentemente non tremano

tnx Felicita

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Traiettorie #1

Mentre noi facevamo rimangiare tutto al padre della scienza in Olanda un Gesuita fondava le basi del pensiero razionali. Esiste un link che unisce prostitute e un ristorante DI bambini

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di | marzo 20, 2013 · 10:08 PM

McFerrin

C’è chi fa musica -nel migliori dei casi- e c’è chi E’ LA MUSICA come nel caso di Bobby McFerrin. Spesso la felicità è venire in contatto con questi miracoli.

Si, lui sta “suonando” un intero stadio. Ecco.

Se volete continuare a star bene andate poi qui

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di | marzo 12, 2013 · 12:31 PM

Cute

poche pretese
buon risultato

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di | marzo 11, 2013 · 2:12 PM

not cool

sono rientrato in possesso della mia scheda tv usb che registra.
Ecco qua 😀

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di | marzo 8, 2013 · 11:07 am

Titoli

Titoli

come mi piacerebbe essere “re del fornelletto”, l’emblema è stupendo. Vado a ordinare i biglietti da visita

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di | marzo 6, 2013 · 9:25 PM

faccio cose, vedo gente

Per quanto sta in te

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balía del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

Costantinos Kavafis

Quello “stucchevole” sta li da anni -da quando questa poesia è un mio mantra privato- come un chiodo arrugginito su una enorme tavola liscia

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la piccola mandorla

Circa una quarantina di anni fa, il mondo forse era un posto un po’ più ingenuo e -oserei avere il dubbio- forse un poco più bello? Sicuramente era abbastanza curioso da concedere onori e gloria ad un signore sardo, grande virtuoso del mandolino (il più virtuoso a quanto pare) Giuseppe Anedda

Davvero uno shredder; la cosa che più colpisce però è questo grosso desiderio di mandolino che sembrava circondarlo.

 

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